La ricetta segreta di nonna per i calamari perfetti: ecco come non sbagliare mai!

Non sai cosa cucinare per stupire i tuoi amici alla prossima cena? Prova questa ricetta di calamari fritti così come la faceva la nonna, un classico che non tramonta mai!

I calamari fritti sono quel tocco di mare che non può mancare in un fritto misto di pesce degno di questo nome. Con una ricetta che ha il sapore delle tradizioni di casa, sarai capace di lasciare tutti a bocca aperta e con il desiderio di un’ulteriore forchettata.

La magia sta nell’attenzione che metterai nella preparazione, seguendo passi semplici ma determinanti per il successo della pietanza. Preparati, perché con questi pochi ingredienti e quell’essenziale pazienza in più, stai per fare un tuffo nella bontà.

Calamari fritti: la ricetta che sa di casa

Immagina di essere in Sicilia, terra di sole e mare, e di presentare un piatto che si tramanda di generazione in generazione. Impariamo insieme a fare i calamari fritti al modo della nonna, quei calamari che una volta messi in tavola spariscono nel giro di un istante. Per iniziare, eccoti cosa ti serve:

Devi avere a disposizione 1 kg di calamari già puliti, un uovo per la leggerezza, 150 g di birra che aggiungerà un tocco speciale al sapore, della farina circa 150 g, sale quanto basta, prezzemolo per dare quel tocco di verde e olio per friggere che sarà il tuo alleato croccantezza.

Creiamo insieme dei calamari da leccarsi i baffi

I calamari devono essere puliti con cura, quindi dedicaci il tempo necessario. Togli i tentacoli, che poi userai, e libera l’interno dai residui. Se sei poco pratico o non hai voglia di impiastricciarti le mani, chiedi una mano al tuo pescivendolo di fiducia. Taglia poi i calamari ad anelli, e dopo averli passati nella farina, fai riposare il tutto in frigo per una mezz’oretta.

Ora è il momento di preparare una pastella che sarà la vera protagonista: sbatti l’uovo con la birra finché non vedrai un composto che sembra quasi voler uscire dalla ciotola. È ora di aggiungere a pioggia la farina, mescolando con energia fino a creare una crema densa che si legherà al prezzemolo tritato e un pizzico di sale. Lasciala poi abbracciare il freddo del frigorifero per una ventina di minuti.

Arrivati a questo punto, il gioco è quasi fatto. Immergi gli anelli di calamari nella pastella e poi tuffali nell’olio bollente. Non appena diventano dorati e soddisfano il tuo desiderio di croccantezza, estraili e lasciali scolare su carta assorbente. Portali in tavola ancora fumanti, e preparati a raccogliere i complimenti!

“Non c’è amore più sincero di quello per il cibo”, scriveva George Bernard Shaw, e quale dimostrazione migliore se non quella di una cena a base di calamari fritti preparati seguendo la tradizione di famiglia? La ricetta di mia nonna, tramandata di generazione in generazione, è la prova vivente che la cucina è un atto d’amore che si rinnova ogni volta che decidiamo di metterci ai fornelli per deliziare chi amiamo.

Preparare i calamari seguendo i passi di chi prima di noi ha trasformato ingredienti semplici in piatti memorabili, è un modo per mantenere vive le nostre radici e le nostre tradizioni. La cucina diventa così un ponte che collega il passato al presente, un’esperienza che va oltre il semplice atto di nutrirsi. Preparare i calamari fritti non è solo un gesto culinario, ma un rito che celebra la famiglia, l’amore e la condivisione.

Lascia un commento